Emergenza Carta Igienica: aiuta i Nanowar a rimanere puliti!
Caro lettore,
sono tempi duri e lo scoppio dell’epidemia del COVID19 ci ha colto tutti di sorpresa.
Come Italiani, la nostra priorità è sempre stata data al cibo: nutriente, abbondante e sugnoso come si può trovare solo nel nostro Belpaese. Di tutto quello che non è commestibile ce n’è sempre fregato poco. Ecco perché quando ci siamo fiondati al supermercato per fare scorte, lottando per conquistare l’ultima confezione da mezzo chilo di mezze maniche Garofalo (che sono tanto buone per fare la carbonara) non abbiamo pensato a comprare anche cose di natura non edibile. D’altra parte, si può pur sempre sopravvivere senza sapone, buste da 2 eurocent e senza stuzzicadenti.
Ciononostante, mangiare un sacco di cose buone ha delle conseguenze che si pagano. Il processo di digestione dei cibi culmina con la produzione di scarti biologici marroni, maleodoranti e piuttosto schifosi: le cosiddette feci, che devono essere espulse su base più o meno giornaliera (ora non stiamo qui a filosofeggiare su quante volte a settimana bisogna andare di corpo).
Ora, risulta che la pulizia delle macchie lasciate dalle feci durante la loro uscita richieda l’utilizzo di un prodotto mistico, dal colore bianco come la perla: la carta igienica. Benché diffuso e di facile reperibilità in tempi di pace, questo oggetto diventa misteriosamente raro ed irreperibile durante le crisi, scomparendo velocemente dagli scaffali dei supermercati.
Per un malaugurato scherzo del destino, le nostre riserve di pasta (ergo, la produzione di feci che possiamo aspettarci dal consumo delle stesse) sono abbondantemente maggiori delle nostre riserve di carta igienica che, a dire il vero, sono già finite, come potete vedere nella foto. Questo vuol dire che ora dobbiamo rivolgerci a dei contrabbandieri nel mercato nero per rifornirci del prezioso tessuto dai numerosi strati di morbidezza, essendone i supermercati oramai privi.
Ci servono almeno 100 rotoli – ossia 20 rotoli per ognuno dei membri del gruppo – che, al prezzo attuale nel mercato nero di 20 euro per rotolo (dovuto più che altro al deprezzamento del’euro in seguito alle dichiarazioni di Christine Lagarde la settimana scorsa) fanno 2000 euro, una spesa insostenibile per noi al momento. Per questo ci rivolgiamo ai nostri fans, amici, parenti, supporters, compagni di banco e soprattutto persone a cui stringeremo la mano nei prossimi giorni per effettuare una donazione alla nostra campagna:
E’ impossibile suonare con le dita sporche e incrostate dopo essersi manualmente ripuliti il deretano, ed è altrettanto impossibile camminare con i tarzanelli pendenti dalle parti basse del nostro corpo. Aiutateci ad evitare che questo si avveri.
Aiutate i Nanowar of Steel a rimanere puliti!
I vostri cari (ma sporchi) Gatto, Poto, Baffo, Abdul & Uinona
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Ok ragazzi, stavamo scherzando. Non abbiamo mai pensato seriamente di raccogliere soldi per i nostri culetti sporchi: in ogni caso, noi non usiamo la carta igienica. Sono tempi duri per tutti, ma questo non vuol dire che non ci si possa fare due risate, anzi. Questa raccolta di fondi è iniziata nello spirito di quello che siamo come band e come persone. L’ironia e le risate per noi sono importanti soprattutto in tempi di crisi.
Tutti i fondi raccolti per questa campagna verranno donati allo Spallanzani di Roma, la nostra città:
Raccolta fondi per attività assistenziali in tema di Covid-19
Di sicuro è una causa migliore, indipendentemente da quanto possano puzzare i bassifondi di Abdul dopo due settimane senza carta igienica.
Grazie per l’attenzione e grazie per la donazione!
Gatto